GLI SPETTACOLI

Non si può più dire niente (2021)

Non si può più dire niente! C’è la dittatura del politicamente corretto! La cancel culture fa danni! Quante volte avete sentito frasi del genere? Noi molte, così abbiamo deciso di scriverci uno spettacolo.
Nel 2021 la Compagnia dell’orto del Merlo compie 20 anni e per celebrare questo traguardo abbiamo deciso di autocriticarci. In scena c’è un personaggio da quasi ogni spettacolo fatto in questo ventennio e tutti loro saranno giudicati: si meritano di andare ancora in scena oppure è il momento che vengano cancellati? Si può giudicare il passato con lo sguardo del presente? È giusto chiedere che alcune cose non vengano più raccontate?
Insomma, è vero che non si può più dire niente? Ci autocritichiamo, ci autocensuriamo, ci autocancelliamo, perché siamo persone serie. Quindi lo facciamo ridendo.

Qui puoi recuperare tutti i fascicoli scritti dalla Giudice per analizzare i personaggi di “Non si può più dire niente”:
Dindelli, da “Ortensia ha detto: ‘Me ne frego!'” (2003 e 2011)
– Madame Arcati, da “A svegliare il can che dorme” (2005)
– Erica Fazackerley, da “Tutta colpa delle sardine (2006)
– Antrace, da “Processo per l’ombra di un asino” (2008)
– L’Uccellaia, la Madama, la Drizzona, da “Piccione arrosto morto” (2009)
– Daniele, da “Fumare? Fa male!” (2012)
– Ercole, da “Ercole e le stalle di Augia” (2013)
– Monica, da “Lib(e)ri!” (2014)
– Praxagora, da “Le donne al governo” (2016)
– Morte, da “Morte a sorpresa” (2017)
– Cenerentola, da “Non c’era una volta” (2018)
– Gianna l’Addetta, da “La fila” (2020)

La fila (2020)

Sei in un posto dove si trova letteralmente DI TUTTO, ma puoi avere una cosa sola: cosa chiederai?

Questa è la domanda a cui deve rispondere Mirynna, una scrittrice che si affanna a vendere i suoi libri attraverso Instagram. Quello che può ottenere la aiuterà a liberarsi dai limiti che si è imposta o la incastrerà ancora di più in una situazione che la fa soffrire?
Mentre cerca di rispondere ai suoi dubbi, Mirynna incontra persone particolari, vestite in modi bizzarri: qualcuno è in cerca di grandi ideali, qualcuno di una confezione di uova.

Quando puoi ottenere di tutto, cosa è giusto chiedere? Come andrebbe impiegata questa possibilità? C’è un modo giusto di comportarsi?

C’è merlo e merlo (2019)

“Sono vent’anni che l’Orto del Merlo fa commedie, si potrebbe anche provare con una cosa diversa.”

Che cos’è successo nel 2019? La Compagnia discute per cercare di cogliere il mondo che viviamo e come questo possa riflettersi su quello che viene messo in scena. Si confrontano così differenze, peculiarità e somiglianze dei membri della Compagnia – chiamati Merli – nel tentativo di capire se l’Orto del Merlo debba continuare a fare commedie o… iniziare a fare qualcosa di diverso. Tutto questo ridendo, ovviamente. Anche se a volte forse no?

Non c’era una volta (2018)

Ci sono storie che conosciamo tutti e che iniziano sempre nello stesso modo: C’era una volta…”

Queste storie, le fiabe, ci raccontano mondi lontani nello spazio e nel tempo, vissuti da principi, principesse, streghe, maghi, draghi e chi più ne ha più ne metta. Mondi di magie, incantesimi, maledizioni. Mondi in cui le regole non sono quelle che viviamo tutti i giorni nel nostro, di mondo. Sotto la superficie incantata e avventurosa, però, le fiabe hanno sempre raccontato il nostro mondo e i suoi meccanismi. Ci sembra tuttavia che ultimamente il mondo delle fiabe non riesca a tenere il passo rapido del nostro mondo che cambia e sta cambiando. Ci sembra che il mondo che raccontano non ci dica più molto di quello che noi viviamo: quante sono le cose che le fiabe non raccontano?

Per rispondere a queste domande abbiamo reinterpretato alcuni personaggi delle fiabe, le loro storie e le loro relazioni, per raccontarvi un mondo che non c’era una volta ma adesso c’è.

Morte a sorpresa (2017)

Quando muore qualcuno a noi (più o meno) caro, ci sono sempre un sacco di domande in ballo. Come reagire? Com’è giusto sentirsi? Bisogna mostrarsi forti o piangere? Il funerale come dovrebbe essere: allegro o triste? E a chi spetta decidere? Quanto può farci male la morte di qualcun altro? Si può davvero morire di dolore? Che sia nostra o degli altri, tutti sappiamo che la Morte si avvicina e che non c’è modo di sfuggirle. Ma si può mai essere così consapevoli del suo arrivo da non esserne sorpresi?

Insomma, come bisogna comportarsi di fronte alla morte? C’è un modo giusto, corretto, adatto? Mentre la famiglia di Piero affronta la morte di quest’ultimo, noi ci poniamo con voi tutte queste domande. Scherzando, ovviamente. Perché, si può scherzare sulla morte? Pensiamo di sì. Si può ridere a scherzi sulla morte? Speriamo di sì. Per ora rispondiamo a queste due domande. Per tutte le altre, cerchiamo la risposta con voi.

Le donne al governo (2016)

“Affidiamo alle donne lo Stato. Finora, tra tutte le cose che abbiamo tentato, non ci abbiamo mai provato”.

Seguendo l’astuta Praxagora, le donne entrano all’assemblea vestite da uomini, e convincono tutti i cittadini a dare alle donne il governo della città: questi accettano, dicendosi “peggio di così, non potrà andare”. Sarà vero?

Da Aristofane, un grande classico del teatro sul potere e su chi lo gestisce.

Presepe d’agosto (2015)

La compagnia decide di partecipare a un concorso per il miglior presepe vivente. È agosto e i selezionatori stanno per arrivare, il primo premio è fondamentale per comprare nuove luci dopo che quelle vecchie si sono fulminate. Eppure, la compagnia non è pronta e una serie di incomprensioni daranno vita a un presepe con una Maria dai capelli blu che condivide la scena con Garibaldi e Darth Vader.

Lib(e)ri! (2014)

Quattro persone sono incatenate al Pozzo della Collegiata, per protestare contro la chiusura dell’unica libreria del paese: perché la libreria deve chiudere? Come reagirà la gente del paese?

Ercole e le stalle di Augia (2013)

Ercole viene chiamato dal Re Augia per liberare dal letame il proprio Paese, ormai invivibile per la puzza che invade strade e piazze: il narratore, Polibio, ci svela come veramente andarono le cose, e presenta la sesta fatica di Ercole in maniera molto divertente, con l’eroe greco costretto ad adempiere a tale sozzo compito per far fronte ai debiti, e Augia e gli abitanti di Elis preda di una burocrazia lenta e cavillosa che li impantana ancora di più del letame che li circonda.

Fumare? Fa male! (2012)

In un centro di disintossicazione strani personaggi cercano di abbandonare i propri vizi per vivere liberi da dipendenze: ma è veramente possibile? Ed è necessario rivolgersi a degli estranei per liberare la propria anima da ciò che la lega in maniera compulsiva al mondo?

In poche parole, “le nostre dipendenze dipendono da noi, o noi dipendiamo da esse?”

E tutti gli altri!

Potevamo avere testimonianze di TUTTI gli spettacoli che abbiamo fatto? Certo che no, mica siamo persone serie. Comunque lasciamo un elenco delle messe in scena, per avere almeno una parvenza di serietà:

Ortensia ha detto: “Me ne frego!” (2011)
Giù con la vita (2010)
Piccione arrosto morto con aglio e olive (2009)
Processo per l’ombra di un asino (2008)
Il filo della memoria (2008)
Buona e sana costituzione (2008)
Le palline dell’albero di Natale (2007)
Quadri di famiglia (2007)
Il mistero del buco (2007)
Una moglie su misura (2006)
Tutta colpa delle sardine (2006)
I musicanti di Brema (2006)
Casa Europa, interno 2b (2005)
A svegliare il can che dorme (2005)
Si leggono storie a bambini svogliati (2005)
Agada e Massija, la fiaba che conduce a Dio (2005)
Guerra per gioco (2004)
La brigata Simar (2004)
Astr-atti (2004)
La loro morte non ci tocca (2004)
Ortensia ha detto: “Me ne frego!” (2003)